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Pianta di Vicenza del 1580 (disegno e affresco)

L’editore Gilberto Padovan, in collaborazione con il Museo Diocesano, ha organizzato una conferenza, intitolata “Vicenza nel ‘500”, nel Salone d’Onore del Palazzo delle Opere Sociali, a Vicenza. Il tema è stato trattato dallo storico e Accademico Olimpico Luca Trevisan, affiancato dal direttore del Museo Diocesano mons. Francesco Gasparini. Nell’occasione, l’editore ha anche presentato una riproduzione d’arte, in tiratura limitata, della Pianta di Vicenza conservata nella Biblioteca Angelica e dell’affresco, ad essa ispirato, che si trova nelle Gallerie delle Carte Geografiche del Vaticano.

Vicenza è davvero la città del Palladio? Quando nel 1580 si spegneva il celebre architetto, Vicenza appariva come una città vittima di un’operazione urbanistica pressoché fallimentare, costellata di edifici in via di costruzione ovvero interrotti e incompiuti. A denunciarlo rimane la ben nota Pianta Angelica, delineata esattamente in quegli anni, che si configura oggi come un Continua a leggere

Evento sul Solstizio d’Estate

 

 

Continuano gli incontri culturali organizzati da Gilberto Padovan editore. Il 23 giugno, nei locali della Locanda degli Ulivi, ad Arcugnano, lo storico e musicologo Massimo Celegato ha tenuto una lezione che aveva come tema il solstizio d’estate, seguendo l’orbita apparente del Sole fissata dall’astronomia tolemaica. Il relatore  ha portato lo spettatore sul cocchio del Sole alla scoperta dei miti ancestrali: da quello di Fetonte, che ha permesso di scoprire  i significati etimologici di termini quali oriente e occidente, a quello di Stonehenge, dalla trimurti della cosmogonia egizia di Ra al poeticissimo mito eziologico dell’iris in un affascinante percorso storico culturale, letterario e musicale. Dalla definizione di “curva”, inoltre, ha spiegato i significati etimologici di Sole, solstizio, tropico e orbita. Ha chiarito come gli antichi abbiano dato una delicatissima veste poetica alle loro prime intuizioni astronomiche e abbiano infuso la nozione del divino a tutte le manifestazioni naturali che eccedevano la loro comprensione. Così è stato per Stonehenge, il celeberrimo cromlech del Neolitico britannico, Continua a leggere

Napoleone Bonaparte: la Battaglia di Bassano

A Bassano del Grappa, nei locali de “Al Camin”, il 12 maggio si è tenuto un convivio culturale avente per tema: Napoleone Bonaparte, la Campagna d’Italia e la Battaglia di Bassano. L’appuntamento è stato organizzato dall’editore Gilberto Padovan. Relatori lo storico Giuseppe Antonio Muraro e il musicologo Massimo Celegato Nell’occasione l’editore ha presentato una stampa d’arte che raffigura una scena commovente ed inaspettata che si svolge nei momenti immediatamente successivi allo scontro tra Francesi e Austriaci a Bassano. L’incisione mostra Napoleone Bonaparte, giovane comandante dell’Armata Francese in Italia, sul suo cavallo bianco, nell’atto di indicare ai propri ufficiali la scena in primo piano: un cane che guaisce di dolore sul corpo esamine del suo padrone, un ufficiale austriaco. L’iscrizione stessa, in basso, ricalca la scena: «There gentlemen that dog teaches us a lesson of humanity» (Là, signori, quel cane ci impartisce una lezione di umanità). Nelle immediate vicinanze si intravvedono dei soldati francesi con i nuovi prigionieri. Dietro ai protagonisti, sullo sfondo, spiccano ben distinte la Città con il suo castello, il fiume Brenta e il Monte Grappa all’imbocco della Valsugana. L’incisore inglese Charles George Lewis ha tratto il soggetto da un dipinto dell’artista, anch’egli inglese, Thomas Jones Barker, conosciuto come “pittore di battaglie”.

La conoscenza dell’universo

 

Quanto è grande l’Universo e cosa si cela in esso? Quali le possibilità di vita al di fuori della Terra? Domande che si rinnovano e che si moltiplicano con le scoperte che giorno per giorno, grazie ai continui studi e ricerche, astrofisici e astronomi fanno arrivare all’informazione. Sabato, 22 aprile, presso il Salone d’Onore del Palazzo delle Opere Sociali, a Vicenza, si è tenuta una conferenza dal titolo “La conoscenza dell’universo: il passato, il presente ed il futuro”, organizzata da Gilberto Padovan, in collaborazione con il Museo Diocesano. Relatrice la professoressa Francesca Matteucci, docente ordinario di Astrofisica all’Università degli Studi di Trieste e presidente del Consiglio Scientifico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, nonché membro del Consiglio Tecnico Scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana e socio dell’Accademia dei Lincei per la classe di Scienze.