(Elisanna Matteazzi Chiesa)
Alla fine di viale Roma, chiamato dai vicentini più genericamente viale della Stazione, perché l’altro capo parte dal piazzale davanti alla stazione delle Ferrovie dello Stato, si apre l’arco d’ingresso del giardino Negri-Salvi, già fronteggiato da un imponente arco trionfale seicentesco a tre fornici in bugnato rustico, attribuito a Ottavio Bruti Revese. Continua a leggere