Cronologia delle Vedute Bassanesi con Cenni dei loro Incisori

(di Giambattista VincoDaSesso)

1612 Veduta di Bassano dal Convento di San Fortunato, acquaforte di Francesco Valesio.

Questo disegnatore e incisore, nato a Bologna nel 1560, fu attivo a Venezia nella prima metà del Seicento.

Gestì con Catarino Doino una bottega di edizioni artistiche e con lui collaborò per illustrare con incisioni libri di vario genere.

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Bassano del Grappa nelle stampe d’arte

di Giambattista VincoDaSesso

Nel 1826 l’incisore Sebastiano Lovison, sollecitato da parecchi appassionati collezionisti; si accinse a disegnare e intagliare alcune vedute di Bassano, cominciando la sua impresa col ritrarre – come lui stesso scriveva – il “maestoso Ponte, opera nuova ed imponente del celebre ingegnere Casarotti”. Continua a leggere

Bassano del Grappa nella Storia

i Giampietro Berti

L’ubicazione geografica di Bassano, insediamento urbano cresciuto sulla riva sinistra della Brenta, in un punto di confine tra la pianura e la montagna, ha determinato per molti secoli la sua eccezionale rilevanza strategica, e da un punto di vista militare e da un punto di vista economico: la città è stata un punto quasi obbligato di transito per i commerci e gli scambi tra la civiltà adriatica e il mondo austriaco e tedesco, e questo fattore ha indubbiamente favorito la sua crescita politica, economica e culturale.

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Rovigo: idea di città

Rovigo nelle immagini e nei testi
di Adriano Mazzetti

dsc_0420-rovigoAlcuni genii bizzarri considerano la città di Rovigo poveretta e piccola e poco abitata, opinione che non è né punto vera né punto falsa.

Così nel settembre 1740 scriveva Johann Caspar Goethe, in occasione della visita alla città nel corso di un viaggio erudito in Italia. Continua a leggere

Grande panorama di Venezia in 7 fogli

VENEZIA: LA FORMA E L’IMMAGINE
di Giandomenico Romanelli

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Poche città certamente dispongono di un repertorio cartografico come quello veneziano. Per converso, proporzionalmente pochi di tali repertori presentano medesimo grado di fissità e formalizzazione nel corso dei secoli: a Ottocento ben inoltrato possiamo ritrovare tipi cartografici che ripropongono – scarse varianti aggiunte – quelli elaborati nel Cinquecento. Continua a leggere