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Città venete tra passato e presente

Il Comune di Soave ha dedicato alla Comunità una mostra nella Chiesa dei Padri Domenicani sulla collezione delle città venete capoluogo di provincia edite da Gilberto Padovan, presentata dal Sindaco Matteo Pressi, dall’Assessore alla Cultura Regina Minchio e dallo storico dell’Arte Paola Marini.

Tale rassegna era composta da una una serie di 14 grandi disegni a stampa del XX secolo, frutto della fervida collaborazione negli anni ‘90 tra l’editore Gilberto Padovan e Guido Albanello che, insieme, avevano dato origine ad un progetto grafico particolarissimo per il considerevole numero delle opere eseguite: sette grandi tavole, a volo d’uccello, disegnate con precisione iperrealistica, che mostrano in tutto il loro splendore i principali centri urbani e altre sette speciali di Venezia che, unite insieme, misurano oltre 11 metri. Ci sono voluti innumerevoli sopralluoghi per definire con esattezza il paesaggio architettonico, un lavoro minuzioso a mano libera, prima eseguito a matita e poi ripassato con il pennino a china, riportato su lastra di zinco e poi stampato su carta, una testimonianza documentale che rimarrà negli anni a venire.

L’esposizione era completata da altre 12 grandi piante prospettiche di grandi dimensioni di Venezia e della sua laguna, risalenti al periodo che va dal XV al XIX secolo, ad opera degli incisori Giorgio Fossati, Erhard Reuwich, Giovanni Merlo, Agnello Portio, Stefano Scolari, Vincenzo Coronelli, Hauptman Christian Von Martens, Giovanni Pividor, Ipolito Caffi, G. Brizighel.


Nasce un nuovo Bailliage Chaîne des Rôtisseurs

Gilberto Padovan fonda il 21 agosto 2023 il “Bailliage Chaîne des Rôtisseurs Vicenza-Soave Luigi IX”, associazione culturale internazionale di gastronomia, di volontariato, non lucrativa e democratica, di utilità pubblica che si occupa di formazione, convivi, conferenze, congressi, concorsi, capitoli, esposizioni, dimostrazioni culinarie, articoli giornalistici e pubblicazioni.

Mostra dell’iconografia storica nella Sala della Ragione ad Asolo

Ad Asolo, nella Sala della Ragione del Museo Civico, alla presenza dell’assessore Rosy Silvestrini, della responsabile dell’Archivio Storico del Museo Orietta Dissegna, dello storico Nico Cunial e della curatrice Elisa Cannelli, il giorno 8 aprile 2023 si è aperta una mostra di documenti antichi provenienti da tutto il territorio nazionale, rarità bibliografiche originali quali manoscritti miniati, incunaboli, carte geografiche, vedutistica, libri di architettura veneta del sec. XVI, libri di storia locale e incisioni dei grandi maestri dal XVI al XIX secolo.

Grande risalto è stato dato ad un particolare ed originalissimo panorama di Venezia e della sua laguna: opera nata da un progetto dell’editore vicentino Gilberto Padovan in collaborazione con l’artista Guido Albanello e terminata nel 2001 dopo circa sette anni di lavoro. La realizzazione, interamente eseguita a mano libera, prima con un disegno minuzioso a matita e poi ripassato con il pennino a china, fu data successivamente alle stampe. Ci vollero innumerevoli sopralluoghi in città e in laguna per definire con precisione documentale l’opera. La stessa appartiene ad un progetto ancora più vasto che coinvolge tutti i capoluoghi di provincia del Veneto. E’ un’opera che rappresenta la più vasta visione d’insieme di Venezia nella storia dell’iconografia a stampa. Un lavoro certosino che solo la mano e la precisione di un artista iperrealista, amante dell’architettura e della natura, ha potuto manifestarsi con un segno dettagliato e particolareggiato per diventare negli anni successivi una concreta manifestazione del talento umano, testimonianza artistica che, per la sua peculiarità documentale, percorrerà i secoli futuri come vera testimonianza di un capolavoro urbano quale rappresenta Venezia nel mondo. L’opera, esposta nel corso degli anni nei più prestigiosi musei d’Europa, è composta da sette grandi fogli di cm. 160 x 81, ed è stampata dall’editore Gilberto Padovan su carta d’arte dall’originale, in una tiratura limitata di sole 600 copie.

Venezia Panoramica – La scoperta dell’orizzonte infinito

L’editore vicentino Gilberto Padovan è stato invitato ad esporre presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, dal 14 maggio al 12 settembre, il disegno più esteso finora realizzato della città lagunare. Un’idea fuori del comune che l’editore ha sostenuto e progettato a fine Novecento. L’opera è di Guido Albanello che con grande perizia ha realizzato un vero proprio capolavoro documentale, composto nell’insieme (360° gradi sulla città e laguna) da sette grandi fogli di cm. 160×81.
La mostra si snoda in un percorso storico sull’iconografia a stampa, di soli grandi panorami, che gli incisori illuminati, dal XV al XX secolo, hanno immortalato nelle loro lastre.
La stessa mostra, in autunno, sarà trasferita a Mosca, grazie all’Istituto di Cultura Italiana, presso il Museo di Architettura A. V. Schusev, dimostrando ancora una volta quanto Venezia sia un instancabile motore di cultura a livello
internazionale.
La mostra ripercorre, attraverso vere e proprie opere caposaldi, gli sviluppi che nel tempo hanno portato alla nascita, a fine Settecento, del termine ‘panorama’ e delle opere che ne hanno determinato la fortuna: dalla celeberrima xilografia di Erhard Reuwich di fine ‘400, al rarissimo volto di Venezia tracciato da Giovanni Merlo nel Seicento; dalle elaborazioni tra Seicento e Settecento di una curiosa Venezia dal volto nordico ai panorami ottocenteschi dei nostri più celebri incisori, impegnati a variare e ad allargare progressivamente le loro panoramiche, in una sorta di gioco di testimonianza e apprezzamento dell’inimitabile volto veneziano, fino ai nostri giorni.
Caffi, Moro, Pividor e così via testimoniano in mostra la fortuna di un genere e portano all’ammirazione del pubblico un pacchetto di opere poco note o addirittura sconosciute che, per la prima volta, possono anche essere accostate e comparate tra loro.
La mostra si conclude con le tavole di Guido Albanello che raccoglie la sfida dei provetti panoramisti dell’Ottocento.
Attraverso immagini immersive e ricche di dettagli il libro-catalogo ripercorre la storia del panorama, dalle vignette medievali fino alle riprese dei fratelli Lumière di fine Ottocento. Ampio spazio è dedicato al grande Panorama di Venezia di Giovanni Biasin e ai suoi possibili modelli: le vedute incise o litografate dagli specialisti del genere quali
Ippolito Caffi, Antonio Lazzari, Giovanni Pividor e Marco Moro; i grandissimi panorami realizzati per le più importanti esposizioni d’arte europee; i diorami e prodotti simili che giravano di città in città per l’intrattenimento dei più curiosi, senza dimenticare le opere dei vedutisti settecenteschi, primo tra tutti Canaletto. Arricchisce il volume un catalogo completo delle opere che nei secoli hanno contribuito allo sviluppo del genere. Testi di Giandomenico Romanelli, Pascaline Vatin e Carlo Montanaro.

Video realizzato dal prof. Giandomenico Romanelli