Bassano: veduta del fiume Brenta col convento di San Fortunato

di Giambattista VincoDaSesso

Bassano: veduta del fiume Brenta col convento di San FortunatoViene spontaneo, osservando questa veduta, il ricordo di quella secentesca attribuita al Valesio e riguardante il monastero di San Fortunato. Tuttavia l’antico disegnatore non era mosso da intento rigorosamente documentario, mentre Albanello sa conciliare verità e poesia. Del complesso monastico benedettino, oggi di proprietà privata, la parte più antica è quella del chiostro, costruito nel corso del Quattrocento, accanto al quale tra la fine di quel secolo e l’inizio del Cinquecento venne edificata la chiesetta, affrescata all’interno nel 1501 da Francesco Nasocchi. Continua a leggere

Bassano: veduta del Tempio Ossario

di Giambattista VincoDaSesso

Bassano: veduta del Tempio Ossario E’ qui inquadrata, a volo d’uccello, una zona della città che si è sviluppata nel corso del Novecento dove prima si estendeva la campagna. Il Tempio Ossario sorge imponente nello spazio oggi detto piazzale Cadorna, un tempo contrà del Bastion, poco fuori dalla cinta muraria trecentesca.

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Bassano: veduta grande presa dalla riva occidentale del fiume Brenta

di Giambattista VincoDaSesso

Bassano: veduta grande presa dalla riva occidentale del fiume Brenta Tra cielo e fiume la città si distende dolcemente nel variare delle luci, delle ombre profonde e delle tenui penombre. Al centro, sorgono dalle acque e vi si riflettono le case della contrà Pusterla, oggi quieto quartiere residenziale, un tempo fervido luogo di molini da grano, folli da panni, frantoi di sassi per terraglia, torchi da olio, torcitoi da seta, azionati da ruote mosse dalla corrente.

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Cronologia delle Vedute Bassanesi con Cenni dei loro Incisori

(di Giambattista VincoDaSesso)

1612 Veduta di Bassano dal Convento di San Fortunato, acquaforte di Francesco Valesio.

Questo disegnatore e incisore, nato a Bologna nel 1560, fu attivo a Venezia nella prima metà del Seicento.

Gestì con Catarino Doino una bottega di edizioni artistiche e con lui collaborò per illustrare con incisioni libri di vario genere.

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