(di Giorgio Marini)
Se per caso vi trovate a Verona in una limpida, calda giornata d’estate e – come può benissimo succedere – alla fine di essa vi sentite stanchi, prendete una carrozzella e recatevi alla porta orientale (sulla strada che conduce alla stazione per Venezia).
Vedrete, cinquanta metri oltre la porta, una bella strada che gira a sinistra – e di là, immediatamente, un’altra che gira pure a sinistra e che, con una pendenza graduale, comincia a salire la collina su cui sono costruite le mura orientali di Verona […]. Continua a leggere